Tra le molte categorie di termometri, quelli bimetallici offrono garanzia di misurazione e affidabilita’ in tutti quei campi dove il mercurio è vietato ad esempio quello farmaceutico, quello alimentare o impianti petroliferi.

Inoltre offrono buone prestazioni e rilevazioni immediate e allo stesso tempo facilita’ di pulizia e manutenzione.

La scelta molto spesso su questo tipo di termometri si basa sul utilizzo che andremo a fare, solitamente di rilevazione basata sulla dilatazione interna dei materiali termometrici.

Il principio di funzionamento, è basato sulla diversa dilatazione che hanno i materiali come risposta al calore; in questo caso il bimetallo è rappresentato da due strisce di metallo collegate fra loro.

Essendo vincolate in modo permanente le due lamelle una volta esposte a variazioni di temperatura, tendono a muoversi flettendosi e inarcandosi, seguendo una particolare curva.

Questo movimento genera una rotazione delle lamelle su se stesse, che viene indicato dalla scala graduata riportata sul quadrante.

La struttura del termometro è formata da un quadrante a cui è fissata una molla che funge da elemento termometrico, essa viene introdotta in un bulbo al quale viene fissata una estremita’.

L’altra parte resta libera e collegata all’indice termometrico generando un campo di misurazione tra i -70 gradi e i + 600 C.

Trovano impiego in molti settori industriali di trasformazione, dal settore chimico e petrolchimico dove i termometri devono per normativa non contenere mercurio o altre sostanza liquida.

Dove resistenza e facilita’ di lettura sono caratteristica fondamentale ed essenziali per garantire letture semplici e veloci.

Costruiti in materiali isolanti e resistenti, come l’acciaio inox, garantiscono un grado di protezione molto elevato, rendendoli perfetti per l’impiego industriale intenso dove l’ambiente di lavoro risulta esser aggressivo.

Ad esso viene collegato il pozzetto termometrico, esso ha la funzione di proteggere i sensori di temperatura come termocoppie, termistori e termometri bimetallici dai danni provocati da pressione eccessiva, velocità del materiale e corrosione.

Inoltre ha la funzione di prolungare la vita di servizio del sensore, e garantire la sostituzione senza dover svuotare il sistema.

Di diverse sezioni e diverse tipologie di costruzione che possono esser a tubo o barra piena, per poter garantire l’impiego in ogni tipo di neccesita’ industriale.

Nella costruzione di impianti vengono impiegati pozzetti termometrici abbinati a termometri bimetallici per il facile funzionamento e la possibilita’ di misurazione diretta.

Riassumendo, possiamo definire il termometro bimetallico come lo strumento ideale all’utilizzo nell’industria di processo, dove vibrazioni e ambienti di lavoro critici per pressione e temperatura necessitano di strumenti robusti e direttamente collegabili tramite sezioni e pozzetti termometrici.

Solitamente hanno quadranti circolari e bombati, in modo da evitare errori di parallasse nella lettura della temperatura e costruiti con materiali resistenti a calore e pressione come l’acciaio inox.

Trovano impiego anche in applicazioni civili, come caldaie o accumulatori di vapore, dove la precisione di rilevazione non è la caratteristica principalmente richiesta.

Dagli impianti di condizionamento civile e industriali i termometri bimetallici basano la loro forza nella semplicita’ di lettera e sul principio di funzionamento, ovvero la dilatazione termica delle lamelle che compongono il cuore del sistema misurante.

A seconda del grado di protezione (IP) i termometri possono trovare impiego in svariati settori industriali dal tessile al petrolchimico, e di trasformazione gassosa.

Abbinandoli a liquidi dissipatori viscosi permettono un impiego anche in ambienti dove presenti forti vibrazioni e forti pressioni.

Resistenza, basso costo di manutenzione, semplicita’ di lettura ecco le caratteristiche dei termometri bimetallici, che consentono solo letture sul posto limitandone l’impiego civile.

Negli impianti industriali è importante garantire: continuita’ di lettura, facilita’ d’installazione, e se necessaria la possibilit’ di sostituzione con impianto carico, sempre garantendo prestazioni ottimali anche in ambienti industrialmente impegnativi.

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